La Tesla e gli zombie fuori dal finestrino

La nuova Tesla si presenterà a breve sul mercato con una nuova caratteristica che ha incuriosito: gli altoparlanti esterni.

Ovviamente saranno altoparlanti di alta qualità. E saranno anche potenti.

Sono due le funzioni che dovranno espletare e hanno a che fare con alcune emozioni che ben esprimono il sentimentdel nostro tempo: da una parte la vanità, dall’altra la paura e la conseguente difesa.

Andiamo con ordine.

La musica in macchina si ascolta per sé stessi. Ma, come ben sappiamo, non solo. L’estetica dello sburrone ci ha mostrato il classico gomito appoggiato al finestrino tutto aperto e lo stereo “a manetta”.

Bene. Ora proviamo a pensarlo in ottica Tesla con questa nuova funzione chiamata, non a caso, Boombox: finestrini abbassati, volume giusto all’interno dell’abitacolo e in esterno le casse attivate. 

Non ho idea di cosa preveda il codice della strada… ma non è questo il punto. 

Ancora una volta, il privato – in questo caso, la tua personalissima playlist – puoi con vanità condividerla in esterno al tuo passaggio in auto. Né più né meno come postare su facebook: esprimo la mia identità condividendo quello che piace a me.

Il nostro privato esce dalla nostra auto. Ma, se ci pensiamo bene, spesso la mia stessa auto esprime da sola quello che sono o voglio far credere di essere. Probabilmente a qualcuno non basta e allora ci attacco la colonna sonora. Della serie: oggi esco in Tesla, ma anche con il rap italiano. Domani? Sempre in Tesla, ma in dark metal.

E poi chiaramente al parcheggio, con gli amici, davanti alla spiaggia al tramonto, l’impianto è già lì, senza neanche aprire le portiere: una figata!

La vanità è quindi servita.

È una roba strana? Neanche tanto. A mio parere molto meglio delle auto tunizzate, anch’esse molto spesso allestite con costosissimi super impianti hi-fi… ma in Tesla forse tutto diventa molto meno tamarro e più figo.

Dalla vanità passiamo alla paura.

Sei in auto e vuoi comunicare con qualcuno all’esterno? Un pedone, un ciclista o un altro automobilista che ti ha fiancheggiato? Con Tesla non c’è più bisogno di abbassare il finestrino: parli attraverso gli altoparlanti esterni. Come dire: non si sa mai…

Quindi massima sicurezza nei rapporti occasionali con l’altro.

Guai ad abbassare il muro contro gli zombie. È sbagliato? È incivile? Beh, molto meglio che far finta di niente o fare cenno di no con la testa, senza ascoltare, quando ti si avvicina qualcuno che non conosci per chiedere magari una semplice informazione. 

Lo scenario appare abbastanza chiaro, ma una certa confusione rimane. 

Dopo aver letto la notizia su Tesla, ho faticato a uscire dalla pulsione del giudizio di pancia: il mio primo impulso è stato quello di ridicolizzare. Poi, come a volte succede, ti viene in mente che nelle grandi aziende i percorsi non sono casuali e ogni sussurro del mercato, diventa eco che si diffonde a valle.

Tesla, con questo nuovo optional, sicuramente risponde alla domanda di mercato sia di vanità, sia di sicurezza.

Sta di fatto che osservare questo mondo mette sempre di più alla prova la nostra tolleranza ed educazione.

Ci salva il fatto che, pur essendo la Tesla con gli altoparlanti esterni disponibile negli autosaloni, abbiamo sempre la facoltà poter gestire la nostra vanità e fiducia verso gli altri come riteniamo più opportuno. E sarà sempre il confronto con gli altri a renderci più maturi e attrezzati.

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9 commenti

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9 risposte a La Tesla e gli zombie fuori dal finestrino

  1. Daniela Angelini

    Premetto che normalmente accolgo con favore le innovazioni perché ho una mente e una visone improntata al futuro, non sono certo una nostalgica. Sono però una sostenitrice della difesa della sfera personale, che è una delle poche cose rimaste nella disponibilità dell’individuo e va tutelata, per cui non esulto per questa trovata della Tesla. Aggiungo poi che le surrogate non le ho mai apprezzate

    • Daniela Angelini

      Sburronate

    • cara Dani, la cosa buffa è che vengano dalla California a fare lezione a noi romagnoli di “sburronaggine”… 🙂

      • viviana

        No, Pier, negli States sono sempre stati un pezzo avanti sulla tamarritudine. In Florida ho visto auto che saltavano, con neon multicolor sotto che riflettevano arcobaleni sull’asfalto e accessori applicati su ogni parte del veicolo. Il sabato sera a Fort Lauderdale era una parata di quattro ore di questi mezzi improponibili. Noi siamo stati più che altro esportatori di petti villosi con catenone d’oro e al massimo qualche spoiler sull’alfetta con dadi di pelouche attaccati allo specchietto. La tesla con altoparlante esterno non mi sembra troppo audace, ce la vedo bene al burning man in mezzo al deserto con musica deep sparata a manetta. Un giro me lo farei 🙂

  2. Pierluigi Cambrini

    Non oso pensare cosa possa sentirsi da quelle auto quando 2 automobilisti (normalmente stressati al volante), inveiscano uno contro l’altro con tutto il rosario a corollario al primo sgarro di guida. …e a tutto volume, Ussignùr!!!

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