10 risposte a Gozzano contro Ikea

  1. Lorenza

    il passaggio creativo sta nell’infrarosso, che rende questa pattumiera tecnologica molto agile all’uso ma particolarmente delicata e permalosa. A Rimini può funzionare tutto, basta che sia comodo e che possibilmente duri poco.

  2. Quanto sono d’accordo con questa “home philosophy”! Il vostro porto di mare è una risorsa di socialità per tutti noi. Anche se adesso è in fase di ristrutturazione… fate presto!

  3. Laura Bianchi

    Da architetto adoro l’Ikea… anche se, come professionista, il mio sogno resta sempre quello di avere una casa cosiddetta “no budget”, dove uno possa mettere solo mobili di altissimo design (e le nostre industrie -intese come italiane- sono in assoluto le numero uno in questo!) e rifiniture ancora più pregiate.
    Ma… siamo nel 2011… siamo nel bel mezzo di una crisi economica mondiale… siamo quasi tutti, chi più chi meno, a fare i conti con le bollette e con i mutui… figuriamoci se possiamo quindi permetterci un divano che costa 4000 euro o una libreria super high tech che ne costa 2000…
    E quindi… benvenuta Ikea! Non più tardi di 10 giorni fa io stessa ho ordinato un favoloso letto matrimoniale, con tanto di cassettiera e comodino, coordinato da una lampada di quasi design, e vi assicuro che è meraviglioso dormirci dentro, anche se, in totale, ho speso circa un quinto del divano di cui sopra!
    Sempre più spesso propongo anche ai miei clienti “qualche pezzo” Ikea, con la stessa filosofia che tempo fa mi faceva dire “Beh… ma non vogliamo mettere nemmeno un pezzo di alto design all’interno di questa bellissima casa?”… cambiano i momenti, le mode, le economie (private e pubbliche) e una, per sopravvivere, si deve adattare.
    Ma vi dirò… a me la filosofia Ikea, lo “stile” Ikea piace proprio tanto… soprattutto per quel disordine “interiore” di cui parla Pier, che rispecchia in pieno il mio modo di vivere e di far vivere casa mia!
    Certo… e lo dico da nazionalista convinta… mi piacerebbe molto che non solo le nostre case rispecchiassero la filosofia Ikea… ma anche le strade… riagganciandomi al discorso di Pier. Ma… come si dice… la speranza è l’ultima a morire?!?! 😉

  4. Fabio

    A garbage can that reminds or takes origin from a town’s name? No meaning… Exactly as I can’t understand people ‘s happiness for a “Riccione” or “Piacenza” sandwich sold in a motorway’s restaurant. Or a “Rimini” bathroom set exposed in a ceramic exhibition… And somebody often pays for it…
    E quindi fa bene parlarne…
    E grazie per l’utile parallelo incrociato, caro Pierino: città ordinata-casa incasinata e viceversa. Fa bene ogni tanto leggerti!
    Fab x

  5. angela maglione

    Forse i bagnini della riviera???

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