Archivio della categoria: appunti

Gli inglesi nel mito

Il discorso della Regina Elisabetta di ieri ha avuto come obiettivo (voluto?) di proiettare l’attuale popolo inglese nel mito.

Ecco il passaggio chiave del suo discorso: “Spero che nei prossimi anni tutti potranno essere orgogliosi di come hanno risposto a questa sfida. E coloro che verranno dopo di noi diranno che i britannici di questa generazione sono stati più forti di qualsiasi altro, che le qualità dell’autodisciplina, della cortese determinazione e della comprensione reciproca ancora caratterizzano questo Paese”.

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Aquafan e il mito

Aquafan produce più mito di quello che riusciamo a raccontare.

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Deve essere successo qualcosa

Mi sono iscritto a Facebook diversi mesi fa (mi sembra all’inizio del 2008). A parte due o tre richieste di amicizia, per mesi e mesi nessun segno di vita. Poi qualcosa è successo verso la metà di novembre: è come se Facebook fosse scoppiato coinvolgendo anche utenti lessi come me. Ho provato a capire se c’è stato qualche causa determinante in quel periodo, ma non mi viene in mente nulla. Qualcuno ha un’idea? 

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Ma Feisbuuk è obbligatorio?

Stasera, la mia amica Giovanna ha posato la sua tisana sul tavolino e ha cominciato a fissare gli ultimi 5 avventori (più io) del relax day di inizio d’anno che abbiamo organizzato a casa nostra. Poi ci ha posto in maniera categorica la seguente domanda: “Ma avere Feisbuuk è obbligatorio?”. Nessuno le ha risposto: ci siamo tutti limitati a ringraziarla.  

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la crisi è un mercato

L’ha detto ieri il mio amico Claudio Villa.

E’ un punto di vista concreto e positivo…. oltre che ovviamente oggettivo.

Può essere un interessante punto di partenza.

Ci può aiutare a non fare casino.

Pier 

 

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Il modello è finito?

Le occasioni di confronto con gli altri non sono mai abbastanza.
Nel lavoro, ho notato che mio malgrado, ho, come molti, irrimediabilmente intrapreso un percorso che tende a ricercare solo strade dritte e brevi, veloci ed economiche.
Proseguendo questa allegoria stradale, denuncio il fatto che trovo sempre meno il tempo per consultare mappe e stradari, oppure per sperimentare e rischiare nuovi percorsi.
Per dirla come piace a me, quello che succede è semplice: nei processi aziendali, le tappe della riflessione (e della creatività) sono sempre più brevi.
Questo stato di cose produce prodotti sempre più omologati e poca crescita nell’ambito del lavoro creativo, ma soprattutto legittima un modello non vincente.
Il guaio, è che questo è il modello dominante.
E non ho il coraggio di starne fuori…

Rimini, agosto 2007

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Adamo e l’ombelico

La mia amica Angela, mi ha fatto notare che esistono domande che già di per sé possono essere esaustive.
Domande quindi che nascono non per avere risposta, ma per rimanere …. domande.
Riuscendo, a volte, ad aprire varchi nella nostra sfera creativiva, emotiva, intellettiva, …..

So di non aver detto niente di nuovo.
comunque io ve ne pongo una:

< adamo aveva l’ombelico? >

Rimini, 2001

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Pace interiore

Seguendo il semplice consiglio che ho letto in un articolo, ho
finalmente trovato la pace interiore.

L’articolo diceva:
Il modo per raggiungere la pace interiore consiste nel portare a
termine tutte le cose che abbiamo iniziato
.”

Cosi mi sono guardato intorno, a casa, per vedere tutte le cose che
avevo iniziato e lasciato a metà ..

Così prima di venire al lavoro questa mattina ho finito una bottiglia di
vino rosso, il Bailey’s, il Martini e la Vodka alla pesca, il prozac,
quattro grammi di hashish ed una scatola di cioccolatini.

Non avete idea di come mi sento bene adesso…
🙂

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